Il Diritto di Comunicare: un Diritto non un dono
La C.A.A integrata all’approccio della Terapia Ricreativa Dynamo®
La comunicazione è un fondamentale diritto umano. È infatti attraverso di essa che si apre la relazione con l’altro, che si costruisce l’identità e che si esplicita l’autodeterminazione.
Con la consapevolezza che in situazioni di disabilità cognitiva, sensoriale o motoria la comunicazione non è veicolata dalle parole, dalla scrittura o dal linguaggio corporeo, è stata costituita la Carta dei Diritti della Comunicazione.
Si tratta di un documento del National Comitee for the Communication Needs of Persons with Severe Disabilities e tradotto in italiano dal Centro Benedetta D’Intino
Il documento sancisce anzitutto che: “ogni persona, indipendentemente dal grado di disabilità, ha il diritto fondamentale d’influenzare mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita.”
Oltre a questo diritto di base, nelle interazioni quotidiane e negli interventi che coinvolgono persone con gravi disabilità, devono essere garantiti i diritti specifici di:
- richiedere o rifiutare oggetti, situazioni e persone,
- esprimere sentimenti e desideri,
- ricevere messaggi in modo appropriato dal punto di vista culturale e linguistico.
Secondo il principio dell’inclusività che caratterizza la nostra Onlus, questa carta trova piena attuazione a Dynamo Camp.
Infatti, grazie alla collaborazione col Centro Benedetta D’intino di Milano, dal 2016 si utilizza la Comunicazione Aumentativa e Alternativa (C.A.A) attraverso la mappatura del Camp e la formazione dello Staff che ha acquisito le strategie di C.A.A per interagire con i bambini e i ragazzi con complessi bisogni comunicativi.
La dott.ssa Aurelia Rivarola, Presidente e responsabile clinico scientifico del Centro Benedetta D’intino di Milano dice:
C.A.A è l’espressione usata per descrivere l’insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie che facilitano e aumentano la possibilità di comunicazione in persone che hanno difficoltà a usare i più comuni canali comunicativi, come il linguaggio orale, la scrittura e spesso anche le modalita non verbali, come i gesti, lo sguardo e la mimica. La C.A.A si propone di potenziare le abilità naturali presenti e di utilizzare modalità speciali: simboli, tabelle o strumenti tecnologici come tablet e puntatori oculari. L’intervento di C.A.A. consiste in un approccio complesso che richiede l’apporto di competenze multi professionali. È inoltre importante diffondere la C.A.A. in modo coretto. Ovvero allontanarsi dall’idea che gli strumenti da soli possano aiutare nella comunicazione. E’ fondamentale invece predisporre l’ambiente, formare e seguire nel tempo tutta la rete di persone che interagisce con il bambino disabili in un progetto volto a valorizzare la specificità dell’utente.
A tale proposito Giovanna Support Staff Dynamo Camp racconta:
La C.A.A integrata all’approccio della Terapia Ricreativa Dynamo® è un ausilio prezioso per assicurare l’inclusione del singolo bambino in ogni attività e momento della del programma affinché possa vivere l’esperienza come protagonista, comunicando desideri e condividendo emozioni.
Aggiunge poi la collega Giulia, Support Staff e responsabile formazione Dynamo Camp:
Il valore aggiunto dell’integrazione fra la C.A.A e la Terapia Ricreativa ha ricadute positive sull’interno nucleo famigliare. Nel contesto del Camp i genitori vedono i propri bambini da una prospettiva nuova. Scoprono le loro risorse e la possibilità di relazionarsi con loro in modo differente. Questo porta i genitori ad uscire dal Camp ritrovando una buona dose di fiducia e il desiderio di applicare quest’attitudine anche nella vita quotidiana con benefici di lungo periodo.
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