Due caffè, grazie: uno per me e uno per i ragazzi di Dynamo Camp

«Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo…»
[Luciano De Crescenzo – Il caffè sospeso]

Quando lo scrittore partenopeo Luciano De Crescenzo raccontava la tradizione del caffè sospeso napoletano, non poteva immaginare i risvolti che, negli anni a venire, avrebbe avuto l’iniziativa su quello che lui ha definito, appunto, il resto del mondo.
A questo “resto del mondo” cui si riferiva, ci hanno pensato Alessio, Michele e Annalisa, che hanno adottato la tradizione, facendola approdare nel territorio parmense. Se nel 2015, anno d’inaugurazione dell’iniziativa, la raccolta fondi toccò felicemente le 4 cifre, ad oggi “il caffè sospeso per Dynamo Camp” è diventato anche un fenomeno digitale, che modifica la sua dicitura in “Caffè Sospeso per Dynamo Web Edition” e che consente dunque una raccolta fondi molto più ampia.
Quest’ultima, che avviene fisicamente a mezzo dei Salvadynai sparsi nei locali aderenti in tutta Italia,​ dal 2017 è diventata anche on-line: se con “l'on tour” si sono allargate le adesioni oltre i confini provinciali di Parma, la versione online ha consentito a chiunque di sostenere il progetto, arricchendosi così di nuovi protagonisti.

A cavallo tra il 2019 e il 2020
, nello specifico dal 1° dicembre allo scorso 6 gennaio, il “Caffè Sospeso per Dynamo Camp” si è ripetuto ed è arrivato alla quarta edizione, confermando il suo essere un’iniziativa coinvolgente, dall’aroma intenso.

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