Sordità
In Italia si stima che circa 1 bambino su 1000 venga alla luce con un deficit uditivo e di questi circa 1 su 4 è di gravità tale da determinare un’alterazione del normale sviluppo psichico, cognitivo e del linguaggio.
Per sordità congenita si intende una perdita dell’udito ti tipo neurosensoriale, cioè dovuta a una disfunzione dell’orecchio interno e del nervo uditivo, presente alla nascita. Può riguardare un solo orecchio o entrambe le orecchie.
Come indicato dall’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, circa il 50% dei casi è causato da mutazioni genetiche, vale a dire difetti del DNA che il bambino eredita da uno o da entrambi i genitori. Il restante 50% è causato da infezioni trasmesse al bambino in utero, più frequentemente quella da Cytomegalovirus, meno spesso quella da Rosolia o Toxoplasma.
Alcune sordità non sono presenti alla nascita ma sono acquisite subito dopo la nascita in epoca neonatale (1° mese di vita) a causa di scarsa ossigenazione, ittero o terapie antibiotiche somministrate per via endovenosa, necessarie per trattare gravi infezioni.
I deficit della funzione uditiva vengono anche definiti ipoacusiee possono essere schematizzati in due grandi categorie dal punto di vista clinico-audiometrico, in base alla localizzazione del problema:
- ipoacusia di trasmissione: è causata da malformazioni, traumi ma soprattutto processi infiammatori a carico dell’apparato di trasmissione dei suoni nell’orecchio esterno e medio. Si tratta di una patologia trattabile sia medicalmente, sia chirurgicamente. L’esempio più classico è l’infezione dell’orecchio medio nell’infanzia (otite), che generalmente non provoca deficit gravi dell’udito (non oltre i 50-55 dB)
- ipoacusia neurosensoriale: è dovuta a problemi dell’orecchio interno o del nervo acustico, che riducono la percezione di alcune frequenze e fanno sì che i suoni appaiano distorti. Tra le cause più frequenti ci sono l’esposizione a rumori e l’invecchiamento. Questa patologia è quasi sempre permanente e richiede riabilitazione.
Quali sono i livelli di ipoacusia
Vengono classificati quattro livelli di ipoacusia:
- leggera: se si è in grado di sentire e ripetere parole con un tono di voce normale alla distanza di un metro
- moderata: se si è in grado di sentire e ripetere parole con un tono di voce elevato alla distanza di un metro
- severa: se si è in grado di sentire alcune parole quando vengono urlate nell’orecchio
- profonda: quando non si è in grado di percepire niente.
I livelli 2, 3, 4 sono considerati invalidanti. Ogni grado implica un diverso tipi di approccio medico e sociale.
Quali sono i livelli di ipoacusia
Vengono classificati quattro livelli di ipoacusia:
- leggera: se si è in grado di sentire e ripetere parole con un tono di voce normale alla distanza di un metro
- moderata: se si è in grado di sentire e ripetere parole con un tono di voce elevato alla distanza di un metro
- severa: se si è in grado di sentire alcune parole quando vengono urlate nell’orecchio
- profonda: quando non si è in grado di percepire niente.
I livelli 2, 3, 4 sono considerati invalidanti. Ogni grado implica un diverso tipi di approccio medico e sociale.
Come si manifesta e quali sono i sintomi della sordità
Al di sotto dell’anno di vita, in assenza di diagnosi precoce, il genitore potrebbe notare che il bambino non reagisce agli stimoli vocali o ai comuni rumori ambientali. Dal compimento del primo anno di vita in poi il bambino presenterà un mancato o deficitario sviluppo del linguaggio e della comunicazione verbale.
Quali sono le cause della sordità
Come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, la sordità può avere origine ereditaria: se uno o entrambi i genitori sono sordi, esiste il rischio elevato che lo sia anche il bambino. La compromissione delle capacità uditive può svilupparsi anche per altre cause durante tutto il corso della vita di una persona:
- per i neonati: come effetto di malattie infettive tipo rosolia o sifilide, come conseguenza dell’uso di medicine ototossiche durante la gravidanza della madre oppure per nascita prematura, carenza di ossigeno, itterizia
- durante l’infanzia, ma non esclusivamente: come effetto di malattie infettive come meningite, morbillo, parotite epidemica, infezioni croniche dell’orecchio
- a qualsiasi età: come effetto dell’uso di medicinali ototossici (fra cui alcuni antibiotici e farmaci antimalarici) in grado di danneggiare la coclea, oppure a seguito di ferite alla testa, presenza di corpi estranei nell’organo, esposizione a rumori
- durante la vecchiaia: come deficit generale dell’organismo.
Come si cura la sordità
Come indicato dall’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, attualmente esistono trattamenti per tutti i tipi e gradi di deficit uditivo o ipoacusia. I bambini con ipoacusia di lieve o media entità, nelle quali vi è una compromissione soltanto parziale dell’orecchio interno, ottengono ottimi risultati dall’applicazione di protesi acustiche, sofisticati amplificatori dei suoni che stimolano le cellule uditive ancora funzionanti all’interno della coclea.
Le ipoacusie di grado severo o profondo sono invece trattate efficacemente mediante l’impianto cocleare o ‘orecchio bionico’, uno strumento che viene posizionato nell’orecchio interno con un intervento di microchirurgia dell’orecchio, e che stimola direttamente le fibre del nervo uditivo.
Dynamo Camp per i bambini con sordità
Ogni anno sono migliaia i bambini affetti da patologie gravi o croniche, che rischiano di perdere la serenità della fanciullezza con conseguenze sull’intero nucleo famigliare.
Con l’obiettivo di rispondere a questo bisogno sociale, e di migliorare la Qualità di Vita di queste persone, Dynamo Camp Onlus offre a bambini e adolescenti con patologie tra cui la sordità, un periodo di vacanza reso unico grazie alle attività di Terapia Ricreativa Dynamo®, volte a rafforzare in loro la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità con benefici di lungo periodo.
L’esperienza al Camp permette a bambini e ragazzi spesso sottoposti a terapie invasive e a lunghi periodi di degenza in ospedale di vivere momenti di divertimento e spensieratezza, di sperimentare la socialità con i coetane.
Le attività Dynamo per bambini e bambine con sordità
I programmi di Terapia Ricreativa Dynamo® sono costituiti da attività e laboratori, che si svolgono con assistenza di staff qualificato presso la struttura di Dynamo Camp, in strutture ospedaliere, associazioni patologia, case famiglia del territorio nazionale e con i Dynamo City Camp a Milano, Roma e Firenze.
Tutte le attività proposte seguono i principi della Terapia Ricreativa, l’approccio scientifico che ispira tutta l’attività di Dynamo Camp.
Consiste nell’affrontare la malattia – e le disabilità ad essa correlate – focalizzandosi sulle capacità e sulle potenzialità dei bambini malati, sperimentate attraverso attività divertenti, inclusive e sfidanti, con l’obiettivo di promuovere fiducia in se stessi e di rinnovare la speranza.
Le attività sono quindi strutturate in modo tale da essere accessibili a tutti i bambini e garantiscono spirito di gruppo, il raggiungimento di obiettivi individuali e si basano su un modello di 6 fasi: sfida, scelta, collaborazione, successo, riflessione, scoperta e divertimento.