Tre tumori del sistema linfatico che mettono a dura prova l’infanzia
I linfomi sono malattie che colpiscono il sistema linfatico, un sistema del corpo responsabile di combattere le infezioni e le malattie. Ci sono tre tipi di linfomi: il linfoma di Burkitt, il linfoma di Hodgkin e il linfoma non-Hodgkin. Ognuno di questi ha caratteristiche diverse e richiede trattamenti diversi.
Le statistiche sull’incidenza dei linfomi nei bambini variano a seconda del tipo di linfoma e della regione geografica considerata. Tuttavia, possiamo fornire alcune informazioni generali:
- Il linfoma di Hodgkin rappresenta circa il 5% di tutti i tumori pediatrici, con un’incidenza di circa 0,5-2,0 casi ogni 100.000 bambini e adolescenti all’anno.
- Il linfoma non-Hodgkin è meno comune del linfoma di Hodgkin nei bambini, ma rappresenta comunque circa il 5-10% di tutti i tumori pediatrici. L’incidenza varia a seconda del sottotipo di linfoma non-Hodgkin, ma in media è di circa 5-10 casi ogni 1.000.000 di bambini all’anno.
- Il linfoma di Burkitt è il sottotipo più comune di linfoma non-Hodgkin nei bambini dell’Africa equatoriale, dove l’incidenza è di circa 2-5 casi ogni 100.000 bambini all’anno. L’incidenza del linfoma di Burkitt è invece molto bassa in altre parti del mondo, compresi i paesi occidentali.
Burkitt, Hodgkin e non Hodgkin: quali sono le differenze?
Il linfoma di Burkitt è una forma molto aggressiva di linfoma non-Hodgkin che colpisce soprattutto i bambini. Si presenta spesso con gonfiore o tumefazione addominale, dolore addominale, febbre e perdita di peso.
Il linfoma di Hodgkin, invece, è meno comune e si presenta con linfonodi ingrossati, sudorazioni notturne e febbre. Anche questo tipo di linfoma colpisce i bambini, ma è più comune negli adolescenti e nei giovani adulti.
Il linfoma non-Hodgkin, infine, è il tipo più comune di linfoma e colpisce sia i bambini che gli adulti. Si presenta con sintomi simili a quelli del linfoma di Hodgkin, ma può anche provocare perdita di appetito e dolore addominale.
Elenco delle patologie ospitate
Quali sono i sintomi dei tre linfomi? C’è un modo per distinguerli?
Il linfoma di Burkitt si presenta spesso con gonfiore o tumefazione addominale, dolore addominale, febbre e perdita di peso. Il linfoma di Hodgkin si presenta con linfonodi ingrossati, sudorazioni notturne e febbre.
Il linfoma non-Hodgkin può provocare sintomi simili a quelli del linfoma di Hodgkin, ma può anche provocare perdita di appetito e dolore addominale.
Purtroppo in tutti e tre i casi si tratta di sintomi generici, che possono riferirsi a molte altre patologie. Per questo motivo è fondamentale che i genitori contattino tempestivamente il medico se qualsiasi di questi sintomi permane per più di qualche giorno: sarà il medico curante a indicare gli esami da eseguire e i farmaci più indicati per alleviare i sintomi fastidiosi come la febbre e il dolore.
Esiste una cura per i linfomi di Burkitt, Hodgkin e non-Hodgkin?
Il trattamento del linfoma di Burkitt comporta spesso l’utilizzo di chemioterapia ad alta dose. Il linfoma di Hodgkin può essere trattato con chemioterapia, radioterapia o entrambe. Il trattamento del linfoma non-Hodgkin dipende dal tipo di linfoma e dalla sua estensione. Può includere chemioterapia, radioterapia, immunoterapia o trapianto di cellule staminali.
Non vanno inoltre sottovalutate le ricadute psicologiche che i bambini, i genitori, fratelli e sorelle sane possono accusare in seguito alla diagnosi di un linfoma. Possono essere necessari numerosi trattamenti e i bambini possono dover affrontare molti giorni di ospedalizzazione: l’intera quotidianità della famiglia viene stravolta e, soprattutto per i bambini coinvolti, è comune accusare tristezza, confusione, rabbia e altre emozioni negative il cui ruolo all’interno delle dinamiche famigliari non va sottovalutato.
In conclusione, i linfomi di Burkitt, Hodgkin e non-Hodgkin sono malattie gravi che possono colpire i bambini. È importante riconoscere i sintomi e cercare il trattamento appropriato. Con il giusto supporto e cure, molti bambini sono in grado di superare la malattia e tornare a condurre una vita normale.
Dynamo Camp offre anche ai bambini con i linfomi di Burkitt, Hodgkin e non-Hodgkin e alle loro famiglie una vacanza gratuita di Terapia Ricreativa
Ogni anno sono migliaia i bambini affetti da patologie gravi o croniche, che rischiano di perdere la serenità della fanciullezza con conseguenze sull’intero nucleo famigliare.
Con l’obiettivo di rispondere a questo bisogno sociale, e di migliorare la Qualità di Vita di queste persone, Dynamo Camp Onlus offre a bambini e adolescenti con patologie tra cui i linfomi di Hodgkin, Burkitt e non-Hodgkin, un periodo di vacanza reso unico grazie alle attività di Terapia Ricreativa Dynamo®, volte a rafforzare in loro la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità con benefici di lungo periodo.
L’esperienza al Camp permette a bambini e ragazzi spesso sottoposti a terapie invasive e a lunghi periodi di degenza in ospedale di vivere momenti di divertimento e spensieratezza, di sperimentare la socialità con i coetanei.
Afferma il Dott. Momcilo Jankovic, Responsabile dell’Advisory Board medico di Dynamo Camp:
Il bambino deve ritrovare fiducia nelle sue capacità offuscate e in parte compromesse dalle cure a cui viene sottoposto. La creatività e l’indipendenza che trova a Dynamo Camp gli consente di vivere la malattia con maggior coraggio e determinazione.
Le attività Dynamo per bambini e bambine con i linfomi di Hodgkin, Burkitt e non-Hodgkin
I programmi di Terapia Ricreativa Dynamo® sono costituiti da attività e laboratori, che si svolgono con assistenza di staff qualificato presso la struttura di Dynamo Camp, in strutture ospedaliere, associazioni patologia, case famiglia del territorio nazionale e con i Dynamo City Camp a Milano, Roma e Firenze.
Tutte le attività proposte seguono i principi della Terapia Ricreativa, l’approccio scientifico che ispira tutta l’attività di Dynamo Camp.
Consiste nell’affrontare la malattia – e le disabilità ad essa correlate – focalizzandosi sulle capacità e sulle potenzialità dei bambini malati, sperimentate attraverso attività divertenti, inclusive e sfidanti, con l’obiettivo di promuovere fiducia in se stessi e di rinnovare la speranza.
Le attività sono quindi strutturate in modo tale da essere accessibili a tutti i bambini e garantiscono spirito di gruppo, il raggiungimento di obiettivi individuali e si basano su un modello di 6 fasi: sfida, scelta, collaborazione, successo, riflessione, scoperta e divertimento.
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