La prima di una lunga serie
Si è conclusa da poco la prima sessione 2019, quella conosciuta come “la sessione di Capodanno”: sono state con noi 26 famiglie, per un totale di 52 bambini.
A tutti capita di “tirare le somme” in questo periodo dell’anno, e di ripromettersi che quello successivo sia migliore di quello appena concluso. Ricordo una frase che mi dicevano sempre da bambina Oggi più di ieri, meno di domani… l’inizio di un nuovo anno forse è un po’ questo, guardarsi indietro, sorridere, e dare fiducia al futuro.
Qui a Dynamo tutto torna al “suo posto” e tu hai la preziosa opportunità di tenere i piedi per terra e il cuore in volo. Due cose che insieme solitamente faticano a coesistere, ma qui no, qui è possibile.
La sera del cenone la mensa era piena, ma non di persone felici e basta… di emozioni. Era come se chiudendo un po’ gli occhi e concentrandosi quanto basta, si potessero anche ascoltare i pensieri di ognuno. Le risate e quegli sguardi che a Dynamo sono unici e rari.
E’ difficile da raccontare, è complesso spiegarlo a chi non è qui.
Ogni volta che mi ritrovo in questo posto il mio compito è quello di raccogliere testimonianze, di fare video e fotografie che poi possano essere utili per raccontare la nostra realtà a sempre più persone, o semplicemente mostrarla nuovamente a chi ha quella “nostalgia canaglia” addosso e non vede l’ora di essere di nuovo qui.
Questi giorni sono stati ricchi di tanti racconti, e carichi di quella strana energia che ti fa tornare a casa e dire “ero nel posto giusto, al momento giusto, con le persone giuste”.
Mi sembra di sentire ancora le voci dei genitori in lontananza, che dal nulla si avvicinano e ti guardano, e tu sai che hanno voglia di fare due chiacchiere, ma loro iniziano sempre con una di quelle domande sul tempo, o dal luogo da cui provieni… ma tanto tu lo sai che uscirai da quella chiacchierata con gli occhi lucidi perché sono stati i dieci minuti più belli della giornata, con i loro racconti, che ora sono anche un po’ tuoi, e la consapevolezza che anche oggi hai imparato qualcosa. E poi ci sono le risate dei bimbi, o quegli occhi belli che ti si scolpiscono anche sulle palpebre, e tu ti senti fortunato a fare un lavoro così.
Ad un certo punto, in teatro, è iniziato il countdown… 10, 9, 8…. 3, 2, 1… ed è in quell’istante preciso che tutti hanno sorriso, insieme. Ed erano felici per davvero. Ed è a QUEL punto che è iniziato il 2019 qui a Dynamo Camp, con un’emozione amplificata e condivisa. La prima di una lunga serie che ci accompagnerà anche nelle prossime 19 sessioni.
Poco dopo la mezzanotte mi è arrivato questo messaggio, che voglio condividere con voi, scritto da Ermanno, il papà di una bimba ospite al Camp.
La magia di Dynamo
Il 2018 ci sta salutando
e, come sempre, andiamo pensando
a tutto il bene e a qualche malanno
che ci ha regalato, passando, quest’anno…..
Se penso al buono che io ho incontrato,
non posso scordarmi di un posto incantato,
immerso nel verde della Toscana
tra l’Abetone e la Garfagnana.
Tu penserai che sto esagerando,
se di magia io vado cantando, ma siedi un momento e la storia ascolta
che non inizia con “c’era una volta”
Lì puoi nuotare, con bracciate sicure
contro la corrente delle tue paure
Puoi arrampicarti fino a lassù
dove non credi di farcela tu
Nasi e parrucche di mille colori
tolgon di mezzo tristezze e dolori
modelli la creta, i tuoi sogni dipingi
e sempre più in là i tuoi limiti spingi,
poi scocchi una freccia al bersaglio che hai dentro
e già lo sai che potrai fare centro,
infine cavalchi col sole sul viso
e ti si accende un enorme sorriso…
…e di sorrisi è pieno sto posto
come un segreto non troppo nascosto
e la parola “disabilità”
fa rima con “possibilità”.
Allora vedi amico impudente
che la magia è davvero presente?
E tutto questo l’ho visto, lo giuro
con Dynamo Camp è più azzurro il futuro…
Buon anno a tutti!
Valentina Bestetti
Staff Comunicazione Dynamo