Finchè non l’abbiamo vissuto… non pensavamo fosse possibile

Si è concluso anche questo 2020 al Camp con la tradizionale sessione famiglie, dal 28 dicembre al 3 gennaio 2021. Una settimana piena di emozioni e di fiocchi di neve che ha incorniciato il Camp e fatto da traino per nuovi giochi.

“Anche la neve ci ha messo il suo”- hanno detto papà Josè e mamma Marcella al telefono – “ma non possiamo dire che abbia guastato le cose, anzi, il Camp sotto la neve è spettacolare”.
Per i due genitori valdostani che abbiamo intervistato, il capodanno, dicono, non è mai stata una giornata particolare e, di solito, “facciamo fatica ad arrivare a mezzanotte. I più piccoli vanno a dormire e noi crolliamo”.

Quest’anno, invece, “Dynamo è stata la grande novità! Un’esperienza unica, divertente e poi… che risate! Sono sicuro che per i ragazzi sia stato il capodanno più bello della loro vita” – continua papà. “Parliamoci chiaro, quella della mezzanotte è una formalità, sono i momenti che fanno un capodanno; che il divertimento sia stato anticipato al pomeriggio o che le risate siano state durante la tombola, non importa l’orario, importa con chi”.

Al Camp, infatti, le famiglie hanno la possibilità di incontrarsi e confrontarsi sul loro vissuto quotidiano, scambiarsi idee e informazioni, così da sentirsi sempre e costantemente uniti: “Un gruppo di genitori può essere più di una equipe medica, alle volte. Noi le cose le viviamo: le famiglie raccolgono le esperienze più importanti e, di questo capodanno, ricorderemo il continuo scambio con gli altri e soprattutto, l’inclusione. Non pensavamo fosse possibile finché non l’abbiamo vissuto: tutti eravamo insieme e nessuno è rimasto escluso, in nessun contesto, mai. Il Camp è l’unico posto dove si gioca alla pari.”

Ventisei famiglie hanno vissuto l’importanza del godere del proprio Diritto alla Felicità: spensieratezza, condivisione, allegria e serenità che, anche nel 2021, sotto qualche centimetro di neve, ha ritrovato la sua sede a Limestre.