Dynamo è uno spazio “altro”
Il cambiamento risiede nelle piccole cose, nei gesti quotidiani, nelle esperienze che ti formano e che sviluppano un nuovo sguardo verso la realtà. Dynamo Camp è un luogo dove avviene il cambiamento e dove si percepisce come la solidarietà e il sostegno comune siano alla base di un percorso che unisce tante esperienze differenti, tramutandole in un viaggio collettivo.
I dieci giorni trascorsi al Camp, sono stati per me una grande fonte d’ispirazione e riflessione.
Dynamo è uno spazio altro, un’oasi, un esempio da seguire, dove la condivisione è un tassello comune di interazione. Questa sinergia vive fin dentro alla sua estetica dove la mano sapiente dell’uomo e delle sue architetture si sposa in perfetto equilibrio con la natura circostante. Nell’esperienza di Dynamo, chiunque ha modo di superare le proprie barriere, di volgere il proprio sguardo verso prospettive senza fine, così da poter essere un esempio d’ispirazione per se stesso e per gli altri. I cambiamenti provengono dall’educazione delle nuove generazioni: attraverso i giusti strumenti sociali e culturali possiamo dare atto ad un’evoluzione, nella ricerca continua di nuove forme di relazione e scambio.
La cooperazione e l’aggregazione sono stati alla base del mio workshop e dei diversi laboratori a cui hanno partecipato i ragazzi. Attraverso l’analisi del mondo, delle sue strutture perfette, abbiamo compreso la fitta relazione che lega noi a questo sistema, comprendendo meglio la connessione tra microcosmo e macrocosmo, utilizzando la ritualità del gesto creativo come atto terapeutico.
Ed infine gli abbracci sinceri, i sorrisi, le lacrime che ci siamo scambiati alla conclusione della settimana. Quei 90 ragazzi sono stati il regalo più bello, un dono che ha lasciato il segno anche nel mio team: abbiamo infatti proseguito un percorso sociale dopo questa esperienza che ripeteremo sicuramente anche in futuro, nella volontà costante di dare un contributo, anche se piccolo, alla nostra società.
Micaela Lattanzio
(artista che ha partecipato al Progetto Art Factory nel 2017)